La via francigena

Proceno è il primo borgo che i pellegrini incontravano varcando il confine tra la Toscana e lo Stato Pontificio.

Da Canterbury a Roma, è questo il percorso che milioni di pellegrini hanno attraversato per secoli in nome della cristianità e che oggi è meta di un turismo internazionale che ha portato alla riscoperta e alla valorizzazione culturale dei territori attraversati. Proceno è il primo borgo che i pellegrini incontravano varcando il confine tra la Toscana e lo Stato Pontificio. Già diversi secoli fa il viaggio rappresentava una vera e propria esperienza esistenziale, connesso com’era alle tappe, alle soste, ai diversi luoghi di passaggio, e in alcuni casi a un vero e proprio “itinerario dell’anima”. Viaggiare non era facile, ed è noto che i pellegrini facevano testamento prima di partire, ma i traffici divennero sempre più intensi, tanto che la mobilità medioevale non finisce di stupire noi, uomini del terzo millennio, abituati alle comodità dei mezzi moderni. Monumenti e tesori d’arte arricchirono i principali centri del percorso: cattedrali splendide, chiese dove si custodivano preziose reliquie connesse al pellegrinaggio, come quella proveniente, secondo la tradizione, dal pretorio di Gerusalemme custodita nella cripta della Cattedrale del Santo Sepolcro di Acquapendente nonché miracoli strepitosi, come quello di Bolsena che, avvenuto nel sacello della martire Cristina, riportò alla fede un sacerdote dubbioso, anch’egli pellegrino a Roma, e diede alla Chiesa la festa del Corpus Domini. Questo solo per citare gli eventi che più ci toccano da vicino.

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La Via Francigena ed il Cammino di Santiago sono i due percorsi culturali che meglio rappresentano questo lungo viaggio di ricerca di un “pezzo di cielo”, pur essendo caratterizzati da origini e finalità molto diverse. La strada di Santiago, infatti, nasceva come una volontà politica di difesa nei confronti dell’Islam, come simbolo dell’Europa cristiana unita contro i Mussulmani, mentre la Francigena era, si, una via di pellegrinaggio, ma era al tempo stesso un tracciato di intensi scambi e commerci. Da secoli. “ Senza fretta.” Dal suo percorso, nacquero città e villaggi, arti, letteratura, musica e, un senso comune del Continente Europeo. Oggi quest’ itinerario rappresenta allo stesso tempo uno straordinario strumento di conoscenza storica e culturale e offre l’opportunità di sperimentare una forma di coordinamento e sviluppo delle risorse ambientali e sociali che il sistema degli itinerari custodisce. La Francigena è un itinerario dove i popoli di tutta Europa per secoli si sono incontrati, riconoscendosi come membri di un’unica civiltà. Itinerario ricco di storia che ben rappresenta la spina dorsale d’Europa. Fu Dante a dare il nome di “pellegrinaggio” a quel flusso umano di viandanti che, guidati dal sole e dalle stelle, attraversava i campi di tutta Europa, sviluppando intensi scambi culturali.

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